Al termine della cerimonia celebrata nel suggestivo contesto del Centro Agricolo di Ollignan, a Quart (AO), definito dai ragazzi che lo frequentano “Centro diversamente agricolo”, 30 ciclisti tedofori appartenenti alla Polizia di Stato, ai Vigili del Fuoco, ai Carabinieri, al Corpo Forestale Valdostano e alla Guardia di Finanza, hanno simbolicamente trasportato la “Fiaccola della Memoria e della Legalità” fino in Questura a Torino.
La cerimonia, preceduta da una breve ma toccante commemorazione presso la Caserma dei Vigili del Fuoco di Aosta in ricordo del Caposquadra Erik Mortara, a cui è intitolata la Caserma stessa, si è svolta con la partecipazione di tutti i vertici delle forze armate e di polizia della regione, dei rappresentanti dell’ANPS, dell’IPA, della FIDAS e dell’Associazione Donatori di Sangue San Michele Arcangelo, delle istituzioni civili e religiose ed in particolare del Presidente del Consiglio regionale, Emily Rini, dei Vice Presidenti del Consiglio regionale, Luca Distort e Luigi Vesan, dell’Assessora alla Cultura, Chantal Certan accolti dal saluto iniziale del Presidente della Fondazione Sistema Ollignan, Dr. Gianfranco Trevisan.
Sono state ricordate le vittime del dovere e della criminalità della regione Valle d’Aosta: Dr. Bruno Caccia (Procuratore della Repubblica), Adolfo La Bernarda, Camillo Renzi, Franco Basso, Lorenzo Giacobbe, (Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza), Dario De Rossi (Aeronautica Militare), Giuseppe Iorio (Polizia di Stato), Giuseppe Parisi (Capitano dell’Esercito Italiano), Mario Turco (Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza) nonchè le vittime dell’incidente aereo del 14 maggio 1973: Francesco Albarosa, Franco Elia, Raffaello Arata, Giancarlo Zampa, Luciano Galliano, Michele Candiani, Fabrizio Legrenzi (Alpini e dell’Aeronautica Militare).
I 30 ciclisti, scortati dai motociclisti della Polizia Stradale ed accompagnati dai 4 furgoni di appoggio, dopo aver percorso circa 130 km, sono giunti poco dopo le ore 18.00 presso la Questura di Torino, accolti da una ordinata folla di persone, composta da numerosissime autorità civili e militari, da molti parenti di vittime del terrorismo e da cittadini che si sono raccolti di fronte alla lapide commemorativa, posta nel cortile interno della stessa Questura.