Il 14 maggio, il SAP di Vibo Valentia ha organizzato una celebrazione per ricordare tutti i caduti della Polizia di Stato che hanno sacrificato la proprio vita per gli ideali di legalità e libertà. Questo il significato del “Memorial Day” svoltosi ieri alla Scuola Allievi Agenti della Polizia. La ricorrenza si svolge ogni anno in tutte le Questure d’Italia. La cerimonia svoltasi ieri è stata organizzata dal SAP, rappresentato dal Segretario Provinciale di Vibo Valentia Giuseppe Gaccione e il Segretario Regionale del SAP della Calabria Michele Granatiero e promosso dall’Associazione “ConDivisa -Sicurezza e Giustizia”, per cui era presente l’avvocato Lia Staropoli. Alle ore 11 è stata posta una corona d’alloro, mentre suonava il silenzio in tutto il piazzale della scuola, riempito dallo schieramento degli allievi. «Per onorare gli uomini e le donne in divisa caduti, dobbiamo cercare di portare avanti i loro valori con il nostro esempio, provando a inseguire i loro ideali», sono state le parole dell’avvocato Staropoli. Il Segretario Regionale del SAP Calabria Granatiero ha dichiarato quanto sia importante far arrivare il significato dell’annuale memoriale ai più giovani: «Importante far capire alle nuove generazioni che la legalità è un valore fondamentale per la società civile e che ci sono state e ci sono del le persone che sacrificano per essa. Per il memoriale di quest’anno, abbiamo ideato dei percorsi per tutta l’Italia, che confluiranno a Roma, dove ci sarà un’importante manifestazione. Dunque, di volta in volta, cerchiamo anche di far sentire alle famiglie dei caduti una vicinanza reale e costante. Il percorso della memoria lo costruiamo per il futuro e negli anni abbiamo messo tanti mattoncini, come quello della giornata di oggi. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo donato alla scuola la foto di un collega che non c’è più. Nonostante il periodo pandemico, infatti, abbiamo pianto tanti colleghi come sempre – ha detto Gaccione – Tutto ciò che facciamo serve soprattutto alle nuove generazioni di futuri poliziotti, che sono quella congiunzione tra il passato e il futuro che non può e non deve mancare. E un modo per non spezzare quel filo che è tra noi che restiamo e loro che non ci sono più. Questo è il significato profondo di manifestazioni come quella di oggi cosicché la memoria non si spenga».