
Una mattinata all’insegna del ricordo, della legalità e dell’educazione civica: il 20 maggio scorso, Firenze ha ospitato la Camminata della Memoria SAP, uno degli eventi centrali del Memorial Day SAP, che ha visto protagonisti circa 50 alunni delle classi quarte elementari, accompagnati dalle loro insegnanti, in un percorso tra i luoghi simbolo del sacrificio per lo Stato.
L’iniziativa ha preso il via alle ore 10 presso la Caserma “Fausto Dionisi”, dove il Segretario Regionale SAP Toscana Michele Pengue e il Segretario Provinciale SAP Firenze Massimo Bartoccini hanno accolto i bambini, spiegando loro il significato profondo del Memorial Day SAP: una giornata per ricordare chi ha dato la vita per servire lo Stato – appartenenti alle Forze dell’Ordine, magistrati, vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Ad aprire ufficialmente la camminata sono stati il Questore di Firenze dott. Fausto Lamparelli e il Presidente Nazionale del Memorial Day SAP Michele Dressadore, che hanno voluto portare il proprio saluto, ringraziando per la partecipazione e sottolineando il valore di iniziative che tengono viva la memoria, coinvolgendo le nuove generazioni.
Il percorso ha toccato luoghi altamente simbolici per la storia della città e del Paese. I bambini si sono fermati in via delle Casine, nel punto in cui fu ucciso l’agente Fausto Dionisi, vivendo un momento di profondo raccoglimento. Successivamente, hanno raggiunto Le Murate, ex carcere oggi riqualificato, dove è stata raccontata la storia del luogo, soffermandosi su ciò che rappresentava prima dell’omicidio Dionisi. La camminata è poi proseguita in Piazza della Repubblica, con un breve approfondimento sul sacrificio del Commissario di Pubblica Sicurezza Cangiano. L’ultima tappa è stata via dei Georgofili, dove i partecipanti hanno ricordato l’attentato del 1993. Qui, Enzo, residente di fronte al luogo dell’esplosione, ha condiviso una toccante testimonianza, mostrando una fotografia e un pezzo del motore dell’auto esplosa: un momento che ha emozionato tutti i presenti.
Nonostante la pioggia, a tratti intensa, l’entusiasmo, la curiosità e la voglia di conoscere dei bambini non si sono mai affievoliti. Le loro domande e l’attenzione dimostrata lungo il percorso hanno confermato l’importanza di coltivare la memoria, rendendola un patrimonio condiviso tra le generazioni.
Ricordare è un dovere. Ma farlo insieme è un atto d’amore.